| Ronaldinho: "Sono felice Mai pensato di smettere"
Il brasiliano del Milan smentisce la notizia pubblicata dal quotidiano spagnolo Sport, secondo cui starebbe meditando il ritiro. E sul suo sito rilancia: "Pubblicare false informazioni è inaccettabile. E quel giornale mi perseguita a tempo"
L'altro ieri il sito spagnolo Sport pubblicava un articolo che prennunciava l'intenzione di ritiro del brasiliano Ronaldinho “porque ha perdido toda la motivación por jugar al máximo nivel en Europa”, ora è arrivata una doppia smentita, prima da parte del fratello procuratore, Assis, poi da parte del giocatore stesso. Testi pubblicati sul sito ufficiale del giocatore e ripresi anche dal sito del Milan. Come a ribadire che Ronaldinho non solo non pensa al ritiro, ma anzi rilancia e punta alla conquista di nuovi traguardi, da qui al 2011, data di scadenza del suo contratto col Milan.
la smentita — "Non ho mai pensato di smettere": così Ronaldinho si ribella e replica seccamente alle indiscrezioni riportate sabato scorso dal sito del quotidiano spagnolo Sport e, il giorno dopo, pubblicate nella versione cartacea. Dello stesso gironale. "Ronaldinho - ha scritto ancora il quotidiano catalano - è cosciente del fatto che il suo declino dipende totalmente dalla mancanza di motivazioni e di nuove sfide. Il suo modo di comportarsi è da ex calciatore. Per questo, gli ronza in mente l'idea di fare un passo decisivo e lasciare". Da qui la dura replica del brasiliano del Milan: "Diversamente da quanto pubblicato dal giornale spagnolo Sport non ho mai pensato di smettere. La notizia è avventata, proveniente da un periodico sensazionalista. La mia fonte è l'allegria, è (ed è sempre stato) giocare a calcio. Sono molto felice a Milano e nel Milan; allo stesso modo in cui sono stato felice in tutte le città e club in cui ho giocato. La critica, positiva o negativa, è valida, ma dev'essere fondata e basata su fatti reali. Tuttavia pubblicare informazioni false è inaccettabile".
l'accusa — Ronaldinho lamenta le mancate verifiche del quotidiano catalano, spiegando che già ai tempi delle sue stagioni con la maglia del Barcellona, Sport "è sempre stato prodigo nel pubblicare articoli non veri e ostili contro la mia persona. Si tratta certamente di una persecuzione gratuita". La conclusione di Ronaldinho è una promessa e un impegno: "Tutti - scrive l'ex Pallone d'Oro - possono essere certi che il mio contratto con il Milan è valido fino al 2011 e voglio rispettarlo qui a Milano. Insieme ai miei compagni, lotteremo per conquistare tutti i titoli possibili".
Abate, fedeltà al Milan: "Niente estero, io studio qui"
E' uno dei volti nuovi del nuovo Milan di Leonardo. Ignazio Abate, 23 anni, ha portato la sua freschezza ad una squadra che ne aveva fortemente bisogno e pian piano si sta ritagliando uno spazio importante. In un'intervista a "La Gazzetta dello Sport", Ignazio si confessa a 360°, dai complimenti di Galliani,ai giovani che non trovano spazio nelle grandi squadre. Un modello, Ignazio Abate ce l'ha eccome: "Rino. Ho sempre sognato di essere come Gattuso, con quello spirito da avanti Savoia. E' un grande e mi dà tantissimi consigli". Leonardo lo ha fatto esordire da titolare, ma come terzino: "Mi piace molto e penso di poter fare bene, ho corsa e voglia di imparare. Devo lavorare sulla fase difensiva e Tassotti mi sta aiutando". Galliani lo ha paragonato ad un grande del recente passato rossonero, Marcos Cafù: "Un bel complimento, io studio e sono tranquillo." Abate ha 23 anni, un giovane potrebbe bruciarsi in una grande squadra, ma Ignazio ha i piedi ben piantati per terra: "Non mi aspetto niente da Leonardo, sento la sua fiducia e tanto mi basta. Saprà lui quando farmi giocare". Per un giovane è difficile emergere in una grande squadra, e spesso si parla della fuga all'estero di giovani talenti: "Adesso le cose stanno cambiando, basta guardare i miei compagni nell'Under 21, Criscito e Marchisio". E Abate? Se ne andrà anche lui all'estero? "Si era parlato dello Stoccarda quando giocavo a Napoli, ma non ho preso in considerazione quest'ipotesi. Sto troppo bene al Milan. L'idea di scappare all'estero non mi passa neanche dall'anticamera del cervello". In ogni caso il Milan, di certo, non lo lascerà scappare facilmente.
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