Stagione 2009/2010

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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 30/9/2009, 08:58




Malessere Pato: 'Mi manca tanto Kakà'



Leonardo e la crisi del Milan: «Se mi sento in discussione? Come tutti gli altri tecnici».

Il malessere di Pato: 'Mi manca Kakà'.

Dopo 40’ trascorsi a rispondere a raffica a domande sulla crisi del Milan, Leonardo si prende una pausa e rivolgendosi all’interprete, chiede: «Può dire ai giornalisti svizzeri che stiamo bene e che noi siamo ottimisti?». La vigilia Milan-Zurigo è un processo a porte aperte all’allenatore rossonero. Il Milan è in un momento di transizione pericoloso, può aprire un nuovo ciclo, ma può anche andare incontro a un fallimento senza precedenti. Gli scarsi risultati ottenuti in campionato (8 punti in 6 partite) mettono a disagio l’allenatore rossonero: «Se mi sento in discussione? Un allenatore lo è sempre, ma per me è la cosa meno importante, quindi non mi preoccupo». La sfida contro lo Zurigo di questa sera è una tappa importante nel girone di Champions. Andare avanti in Europa non è soltanto una questione di principio ma ha risvolti economici evidenti. Kakà ieri in un’intervista a Sky ha confessato ciò che tutti immaginavano: «Secondo me Leo si è trovato in una situazione nella quale era molto difficile dire di no». Il fatto che sia stato scelto da Berlusconi lo mette al riparo da situazioni scomode come quelle che costantemente viveva Ancelotti quando i risultati non arrivavano. Resta da capire se l’immunità durerà per sempre. I giocatori sono pronti a dargli una mano. Ambrosini guida il gruppo: «Siamo consapevoli di dover dare di più e pure alla svelta». Seedorf è scocciato per le critiche: «La situazione non è così disastrosa. Sento troppe voci che non mi piacciono». Leonardo spera che la musichetta della Champions League risvegli Pato dal letargo e riporti Inzaghi ai livelli europei. Il brasiliano al settimanale «Chi» ha confessato di sentire la mancanza di Kakà. Leo non vuole alibi: «In questi momenti ogni partita può sembrare una svolta. Intanto cerchiamo quella compattezza che ci permette di essere costanti». Stasera San Siro avrà ancora spazi vuoti. Sono 21 mila i mini abbonamenti venduti come succede in campionato, mentre sono previsti circa 2 mila tifosi svizzeri. La disaffezione del pubblico rossonero va di pari passo con il comportamento di Berlusconi che in gran segreto continua a cercare un azionista che possa dare ossigeno al bilancio del Milan.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 2/10/2009, 14:41




Milan Stavolta il problema è dentro

Per la prima volta dall’avvento di Berlusconi (marzo 1986), la crisi del Milan è anche societaria, non solo tecnica. Manca un progetto di lungo respiro. Manca, perché il capofamiglia ha altro per la testa e la famiglia, pure: da Marina a Pier Silvio. Non a caso, si moltiplicano le notizie di vendita di quote azionarie (a Gheddafi, a qualche sceicco). All’inizio della lunga «marcia», il Milan servì al Cavaliere come guanto di sfida (politicanti, vi faccio vedere io). Oggi, gli è di intralcio. E i tifosi che non hanno l’anello al naso, lo percepiscono. La linea di confine non è stata la vendita di Kakà al Real Madrid, dolorosa ma plausibile. Sono state, viceversa, un’operazione di poco senso come l’ingaggio di Ronaldinho e la rinuncia al talento albeggiante di Gourcuff. Per tacere del caso Beckham, il nuovo oppio dei ricchi. Leonardo, un manager senza fregole da allenatore, è stato l’azzardo del Grande Capo, attratto dal ricordo delle scommesse vinte (Sacchi, Capello), quando di lui si parlava come di un visionario bauscia. Il Milan sconfitto dallo Zurigo a tre giorni dalla lezione inflittagli dal Bari; il Milan che se non segna Inzaghi non segna nessuno è la sintesi di un ciclo esaurito sul quale chi di dovere ha fatto poca chiarezza e millantato troppa sicumera. L’improvvisa scoperta del bilancio avrebbe potuto garantire comunque una rosa più agguerrita. Huntelaar non è un centravanti scadente; lo diventa, inserito in un assetto che fa acqua da tutte le parti. Se il Milan cammina, le responsabilità vanno cercate nel pre-campionato da ergastolo e nel logorio che coinvolge Pirlo - un’estate passata a sognare Ancelotti - Gattuso, Ambrosini, lo stesso Seedorf, per citare le colonne storiche. I vent’anni di Pato scivolano ambigui in balia di partenze (Kakà) e sirene (gli inglesi). La iella, golosa, non fa mai mancare, in queste circostanze, il suo contributo. Il disagio nasce dal vertice, da un presidente sempre più politico e, dunque, più lontano. I soldi sono molto, ma non tutto: fra Grande Milan e piccolo Diavolo ci deve essere per forza una terza via. Galliani, da solo, non la troverà mai.

Si cambia musica: tutto il Milan si gioca il posto


No, non è stata una notte qualunque per il Milan caduto miseramente in Champions al cospetto di un rivale tutt’altro che irresistibile. Lo ha svelato per primo Leonardo, impietrito dallo spettacolo mortificante. Ai cronisti, schierati in sala-stampa, mercoledì notte, ha replicato in modo severo: «Non confondete una persona buona ed educata per uno scemo». È stato il primo segno di vitalità dopo due ore vissute sotto il pelo dell’acqua di uno Zurigo qualsiasi. Ai suoi, qualche minuto prima, dentro lo spogliatoio, il giovin allenatore sotto choc ha ringhiato in modo feroce: «Non si può prendere un gol così». Ha sfoderato gli artigli per cancellare l’impressione di un comandante coi guanti di velluto.
No, non è stata una sconfitta qualunque per l’ultimo Milan, abbandonato da tutti, dai tifosi e anche dalla fortuna, quei due pali scheggiati negli ultimi minuti ne sono stati una prova eloquente. Lo ha confermato l’umore di Adriano Galliani, subito inquieto davanti ai microfoni di Sky-tv, reduce da un summit telefonico con il patron Silvio Berlusconi. Ieri mattina è andato a Milanello e fissato i quattro punti cardinali delle prossime settimane: serviranno a trovare l’orientamento, indispensabile in un momento di gran confusione e instabilità, instabilità fisica, tecnica e psicologica, troppi problemi per essere risolti in un colpo solo (a Bergamo domenica pomeriggio), da una persona sola (Leonardo), in 3 giorni a disposizione.
Ai microfoni di milan-channel il vice Berlusconi ha riassunto i temi del suo rapporto, confezionato in modo astuto. Sul davanti il fiocchetto della fiducia («Ricordatevi che siamo un gruppo vincente») recitata in modo convinto. «Almeno fino al termine della stagione il gruppo allenatore-giocatori non si tocca»; sul retro invece il senso autentico della sua missione, «per i costi che ha, questa società deve andare in Champions ogni anno e quindi deve arrivare nei primi tre posti». Attenti: non possiamo permetterci di mancare l’obiettivo, pena un ridimensionamento netto di stipendi e spese. Sullo sfondo, infatti, la frase simbolica di tutta la giornata di Galliani: «A cominciare dal sottoscritto, dobbiamo tutti fare di più e meglio». Sono tutti sotto esame, insomma, dal primo all’ultimo.
La posizione più delicata e discussa è quella di Leonardo, naturalmente. A dispetto delle assicurazioni firmate dal vice Berlusconi, le voci di possibili destituzioni hanno preso a fare il giro del circuito mediatico, prima i siti, poi le agenzie. All’ordine del giorno del Milan non è iscritto l’argomento cambio dell’allenatore. Berlusconi e Galliani sanno di aver in qualche modo violentato Leonardo perchè accettasse di rimpiazzare Ancelotti: non lo ripagherebbero mai con la moneta dell’esonero. Anzi al diretto interessato hanno suggerito nei giorni scorsi un cambio di strategia: basta presentarsi come l’amico di famiglia che ha accettato l’incarico per spirito di servizio. Perciò Leonardo è ancora padrone del proprio destino. Può decidere lui, dovesse andare male a Bergamo contro l’Atalanta, di farsi da parte. «Non è il tipo da arrendersi così facilmente» fanno sapere i suoi amici fidati.
La soluzione Van Basten (libero e in attesa di chiamata ad Amsterdam) è suggestiva ma lontana dalla realtà: toccherebbe a Tassotti, già in lista a giugno scorso, con l’ausilio di qualche sodale, Filippo Galli ora dirottato all’organizzazione del settore giovanile, assumersi l’onere eventuale di guidare il Milan fuori dal tunnel fino al giugno prossimo. Che diventerà, per tutti, il tempo degli esami. A Milanello ha preso a girare, per il 2010, il nome di Luciano Spalletti, stimato dal vertice societario.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 3/10/2009, 21:49




Primavera TIM Cup: Inter - Milan 0-3



Grandissimo successo della Primavera del Milan: nella gara di ritorno del secondo turno della Tim Cup di categoria, i giovani rossoneri, allenati da Giovanni Stroppa, hanno battuto l'Inter 3-0, ribaltando il risultato dell'andata. Martedì al Vismara la formazione nerazzurra aveva vinto 2-0, ma oggi la squadra milanista ha realizzato una vera e propria impresa giocando una grande partita e segnando tre gol in trasferta. Dopo il vantaggio di Schenetti al 18', è arrivato il raddoppio di Zigoni al 44'. Il gol che fa la differenza è quello della ripresa, a firma Verdi. Rete bellissima e tanti complimenti alla squadra da tutto il Milan. Bravi ragazzi!

Qualificazione meritata. La definisce così mister Stroppa che commenta: 'Quella di oggi è stata una bellissima prestazione, soprattutto a livello di testa. E' quello che avevo chiesto alla squadra. Ai ragazzi non avevo chiesto la qualificazione, ma la prestazione. E' arrivata e i miei ragazzi sono stati bravi a crederci. Contro l'Inter eravamo stati un gradino sotto non come gioco, ma come convinzione. Oggi portiamo a casa un risultato importante. Penso che la qualificazione sia meritata. Adriano Galliani ci ha fatto subito i complimenti e anche il presidente dell'Inter, Massimo Moratti. Questa squadra sta crescendo, lavora bene, ha qualità e personalità'.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 5/10/2009, 09:54




Milan confuso: Nesta a gamba tesa su Leonardo


Il difensore: «Serve più umiltà». Poi il faccia a faccia con Leonardo.

Nesta a gamba tesa: il Milan è confuso.

Pareggiare con l’ultima in classifica e per giunta con un uomo in più non può essere considerato un risultato confortante. Il Milan esce dallo stadio di Bergamo ancora una volta con il morale sotto i tacchi, una classifica deficitaria (decima posizione) e con la tensione alle stelle. Ci sono episodi che hanno condizionato la gara ma alla fine anche questi passano in secondo piano. L’espulsione di Radovanovic per doppio giallo a metà del primo tempo, la traversa colpita da Pato, il rigore non concesso nel recupero allo stesso brasiliano e il tocco di mano in area di Peluso fotografano solo parzialmente ciò che si è visto in campo per novanta minuti. Il Milan prende gol da Tiribocchi dopo venti minuti di gioco ed inizia una rincorsa disperata. Sembra di rivedere la squadra che è stata affondata dallo Zurigo. Il primo tempo è inguardabile e c’è bisogno dei soliti cambi per dare la sveglia. Huntelaar resta negli spogliatoi, tocca a Ronaldinho e stavolta riesce ad essere decisivo. Alessandro Nesta a fine partita è stravolto. Ai microfoni di Sky usa parole pesantissime: «Era una partita da vincere, l’Atalanta era in difficoltà, è rimasta in dieci per quasi tutta la partita e non siamo riusciti a vincere. Facciamo ancora tanta fatica, bisogna essere umili e capirlo, essere consapevoli della nostra situazione. Non bisogna dire che con un pareggio abbiamo risolto i problemi. Il Milan i problemi li risolve quando vince, soprattutto contro una squadra che rimane in dieci. Dobbiamo ancora lavorare tanto». L’analisi che ne consegue è spietata: «Non è una questione di sfortuna. Facciamo confusione in fase d’attacco, perdiamo palloni e prendiamo un sacco di contropiedi. Questa cosa bisogna evitarla. Abbiamo preso qualche palo, ma gli errori li facciamo. Abbiamo perso un po’ le distanze. Bisognerà ritrovarle, coprire meglio il campo». Sembra una critica a Leonardo, tant’è che dopo la sua intervista rimbalza la voce che il Milan abbia deciso di mettere il bavaglio ai suoi tesserati, per evitare che la situazione precipiti. Soltanto Milan Channel, il canale di famiglia, ha la possibilità di intervistare Zambrotta, il solito Nesta, (stavolta più misurato) e Ronaldinho che dice di non essere felice al cento per cento perchè non gioca novanta minuti. Allegria! L’ufficio stampa rossonero in serata chiarirà che i giocatori sono stati tenuti a debita distanza dai giornalisti per evitare frasi contro l’arbitro, «colpevole» di non aver assegnato due calci di rigore. Intanto Nesta si è chiarito con Leonardo e gli ha spiegato che le sue critiche erano indirizzate a tutto l’ambiente e non alla sua gestione tecnica. La chiacchierata è servita per evitare una pericolosa frattura. Leonardo, a differenza dell’ex difensore laziale, non ha potuto parlare della partita perché ha perso la voce. Ha fatto il giro di tutte le telecamere per scusarsi, e ha tenuto a precisare che non voleva mancare di rispetto a nessuno. Anche Galliani non ha rilasciato dichiarazioni, ma è evidente che oltre alla preoccupazione per la situazione della sua squadra covi rabbia nei confronti del signor Rocchi. A questo punto, qualsiasi considerazione sul futuro di Leonardo, salvo colpi di scena, è rimandata a dopo la sfida contro la Roma. Berlusconi lo ha scelto ed è lui che deve decidere se mandarlo via. Tutti, compreso il presidente, sono consapevoli delle difficoltà in cui versa questa squadra. Mauro Tassotti non a caso ieri ha voluto puntualizzare: «Non mi risulta che questa squadra abbia chiuso la stagione scorsa con dodici punti di vantaggio sulla prima. Abbiamo perso due giocatori fondamentali e un allenatore che stavo con noi da otto anni».
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 5/10/2009, 20:57




Milan Pausa per recuperare il fiato


La formazione rossonera riprenderà la sessione di allenamenti settimanali mercoledì 7 ottobre con un allenamento pomeridiano alle ore 16.30

Leonardo: "D'accordo con Nesta
Per reagire ci serve l'umiltà"


L'allenatore rossonero è d'accordo col difensore che si era sfogato dopo l'1-1 di Bergamo: "Le sue parole sono le mie. Ma reagiremo e Ronaldinho ci darà la scossa". Poi parla del suo futuro: "Se dovessi andar via, non riprenderei il mio posto da dirigente del Milan"



All'indomani del pareggio con L'Atalanta (guarda i gol), Leonardo è convinto che la squadra possa fare molto meglio di quanto visto in questo inizio di stagione e sta studiando le contromosse necessarie per invertire la rotta. Poi parla del futuro e svela: "Quando vado via non torno a fare il dirigente del Milan, sono un allenatore come tutti gli altri". Lo dice nella conferenza stampa organizzata in un circolo sportivo di Milano, in cui partecipa ad un torneo benefico di calcio a sette.

voglia di reagire — Il brasiliano, poi, aggiunge: "Anch'io sapevo che sarebbe stata una stagione difficile, ma credo che possiamo fare molto meglio di adesso. In questi momenti si impara e si migliora. Oggi non possiamo brillare. L'approccio della partita con l'Atalanta è anche quello di una squadra che veniva da un risultato negativo con lo Zurigo. Non penso sia giusto fare drammi".

su dinho — Parole di incoraggiamento da Leonardo anche per Ronaldinho: "È importante che voglia giocare 90', nelle ultime volte che è entrato ha dato risposte positive. Ci aspettiamo tanto da lui, ha dato risposte molto positive, ha sempre dato una scossa".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 6/10/2009, 10:46




Milan tra vendita e Luciano Spalletti

Voci si rincorrono in casa rossonera: Berlusconi potrebbe cedere la società e incassare liquidità per coprire la multa ricevuta nel caso Mondadori, e spunta il nome di Luciano Spalletti come possibile futuro allenatore


Il momento potrebbe essere arrivato: Silvio Berlusconi potrebbe tirarsi fuori dal Milan cedendo la società a un imprenditore estero. E lo farebbe non per disamoramento per i colori rossoneri, ma per bisogno di liquidità per coprire i 750 milioni di euro di multa comminati al Gruppo Fininvest nella vicenda Mondadori.

Gli acquirenti non mancherebbero, e in prima linea ci sarebbe il petroliere albanese Rezart Taci, milanista di fede e sempre intenzionato ad entrare nel mondo del calcio italiano, tanto che il suo improvviso abbandono della trattativa per l'acquisto del Bologna potrebbe anche far pensare... In alternativa, altri imprenditori potrebbero arrivare dal mondo arabo, pronti a mettere sul piatto quei 700 milioni di euro (cifra pressoché pari all'ammontare della multa) chiesti per la cessione della società.

Ma in questi giorni si parla anche tanto (e forse troppo) di un possibile sostituto di Leonardo alla guida della squadra: il punto strappato all'Azzurri d'Italia contro l'Atalanta ha permesso al brasiliano di rimanere aggrappato alla panchina, ma l'equilibrio resta terribilmente precario, e due nuove battute d'arresto contro Roma e Real Madrid (le due gare che attendono i rossoneri dopo la sosta) si rivelerebbero fatali.

Le voci che vedevano il possibile arrivo di un altro grande ex, Marco Van Basten, si sono raffreddate negli ultimi tempi: l'olandese resta sempre interessato al Milan, e viceversa, ma una nuova opzione potrebbe essere quella di Luciano Spalletti. L'ex-tecnico della Roma, atteso a firmare un contratto triennale con lo Zenit San Pietroburgo la scorsa settimana, non ha ancora trovato l'accordo con la squadra russa, tentato dalla possibilità di sedersi sulla panchina ben più prestigiosa (anche se decisamente meno remunerativa) del Milan. Se così fosse, però, Spalletti potrebbe cominciare ad allenare soltanto nella prossima stagione, e il nome del possibile traghettatore resta sempre quello di Filippo Galli, altra soluzione interna ben vista da Adriano Galliani.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 6/10/2009, 19:09




Taçi "Sono pronto a prendere il Milan"

Il petroliere albanese Rezart Taçi rivela: "Non credo che Berlusconi voglia privarsi del Milan, ma se così fosse noi saremmo molto interessati ad acquistarlo"


Rezart Taçi esce allo scoperto: “Se Berlusconi decidesse di vendere, sono pronto a prendere il Milan”. Il nome del petroliere albanese, che in estate era stato vicino ad acquistare il Bologna, salvo poi compiere un clamoroso ripensamento, è da diverse settimane vicino a quello della società di via Turati. Ufficialmente il motivo è legato all’amicizia che esiste tra lui, Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, ma in tempi in cui i rossoneri stano vivendo una profonda crisi di identità, ecco che spunta una dichiarazione difficilmente equivocabile. “ Non credo che Berlusconi voglia privarsi del Milan, ma se così fosse noi saremmo molto interessati ad acquistarlo ”, ha detto al Guerin Sportivo. Proprio quel “se” è la chiave della questione. Il Milan non è in vendita e Berlusconi non ha mai parlato di un disinteressamento da parte sua verso la società, ma gli importanti impegni politici che affollano la sua agenda potrebbero spingerlo a clamorose decisioni. Intanto Taçi puntualizza alcuni aspetti. “ Non è assolutamente vero che sono già azionista, con il club rossonero ho soltanto relazioni sportive. Poi c'è la profonda amicizia con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, oltre a un programma di collaborazione per il futuro in iniziative come "Milan Junior Campus" e "Milan Parc". Noi siamo più interessati a investire nella industria energetica italiana, diventare partner delle maggiori compagnie presenti nel Paese ”.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 7/10/2009, 19:01




Milan, Storari: "Grazie al club per la fiducia"


Rientrato alla base dal prestito alla Fiorentina, solo per la tournee estiva, in due mesi Marco Storari ha superato la concorrenza, diventando titolare inamovibile fra i pali del Milan, ed ha ottenuto anche un prolungamento di due anni del contratto in scadenza a giugno.
"Sono molto contento, ci speravo - racconta a Milan Channel, il portiere rossonero -. Ho sempre avuto fiducia, il Milan si è sempre comportato molto bene con me. Abbiamo deciso insieme di prolungare fino al 2012 e, se tutto va bene, fino ad allora sarò rossonero. La società mi ha dato fiducia, e avere la fiducia del club, della squadra e dei compagni per me è la cosa più importante. Posso solo ringraziare".
Parole di chi sa che le gerarchie potrebbero cambiare con il rientro di Abbiati. "Christian si allena con noi portieri da qualche settimana e sta abbastanza bene. Lo aspettiamo a braccia aperte e - continua Storari - speriamo che possa rientrare il prima possibile, conosciamo il suo valore. Tra i pali siamo in quattro (ci sono anche Dida e Roma, ndr ) e non ci sono quattro portieri così nelle rose della squadre italiane".
Applausi per Storari e Dida, che compie 36 anni, prima dell'allenamento odierno a Milanello, dopo i due giorni di riposo concessi alla squadra. Velocizzare il gioco è stato il tema delle partitelle guidate da Leonardo, che spera durante la sosta di recuperare Marco Borriello e Thiago Silva. Sia l'attaccante sia il difensore hanno lavorato ancora a parte, e i test atletici in programma domani diranno quante chance ci sono di vederli in campo - o quantomeno fra i convocati - per la partita con la Roma alla ripresa del campionato.
Al Milan servirà da subito una sterzata per uscire dalla crisi. "Stiamo analizzando tutte le componenti e i problemi. Per noi - è l'analisi di Storari - la cosa importante è continuare a lavorare, come stiamo facendo. Con una squadra così i risultati arriveranno".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 10/10/2009, 00:59




"Dinho e Pato sono le nostre chiavi"

Thiago Silva sta guarendo dal suo infortunio muscolare. Il brasiliano sponsorizza i suoi connazionali Dinho e Pato: con una loro crescita anche il Milan può guarire.



Il Milan deve assolutamente rialzare la testa: Leonardo sta provando a cambiare modulo, per dare una sferzata alla sua squadra. Serve una svolta e secondo il brasiliano Thiago Silva i due suoi connazionali possono essere la chiave per tirare fuori il Milan dalla crisi di gioco e risultati in cui versano i rossoneri."Stiamo attraversando un momento di difficoltà. Vogliamo tornare a lottare e se Ronaldinho tornerà a giocare bene di conseguenza lo farà anche Pato, e il Milan potrà ricominciare a fare bene".

"Se il Milan vuole conquistare qualcosa bisogna uscire da questo periodo", spiega a Milan Channel il difensore brasiliano che, dopo oltre due settimane di stop per un problema muscolare, oggi ha concluso il suo programma di lavoro individuale e dovrebbe tornare a disposizione di Leonardo contro la Roma, alla ripresa del campionato.

"Con tutto il lavoro che abbiamo fatto non possiamo non approfittarne contro la Roma - osserva Thiago Silva -. Personalmente sono stato fermo del tempo, ma adesso sono molto felice di stare meglio e poter tornare a giocare. Ringrazio il Milan, tutto lo staff e lo spogliatoio. Sono molto contento di stare bene di nuovo".

A volte la sosta per le nazionali non è funzionale alle squadre ma, assicura il brasiliano, "abbiamo avuto modo di prepararci bene e lavorare duramente per arrivare pronti all'incontro contro la Roma e poi per il Real Madrid. Non è stato facile stare lontano dal campo per un periodo, è normale quando ci sono delle difficoltà nella vitama poi i momenti bui passano. Se il Milan vuole conquistare qualcosa bisogna uscire da questo periodo".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 12/10/2009, 23:59




"Giocare a calcio mi rende felice"

Se il Milan non vince, a portare qualche premio nella bacheca rossonera ci pensa Ronaldinho. Il fantasista brasiliano è stato insignito a Montecarlo del Golden Foot 2009. Ha superato Raul, Buffon, Trezeguet, Beckham, Figo, Gerrard, Giggs, Henry e Totti


Ronaldinho è il vincitore del Golden Foot 2009, il premio alla carriera destinato a calciatori che abbiano compiuto almeno 29 anni. Il fantasista del Milan è stato premiato oggi nel corso della cerimonia che si è tenuta a Montecarlo e, come consuetudine, ha lasciato l'impronta del suo piede sulla Champions Promenade del Principato di Monaco.

Ronaldinho ha raccolto più voti del capitano del Real Madrid Raul, oltre al quale erano in lizza per il Golden Foot - in un gruppo preselezionato da un'apposita giuria composta da giornalisti di ogni parte del mondo - gli juventini Gigi Buffon e David Trezeguet, l'ex milanista David Beckham, l'ex interista Luis Figo, Steven Gerrard, Ryan Giggs, Thierry Henry e il capitano della Roma Francesco Totti.

"E' un onore ricevere questo premio perché arriva in un momento importante della mia carriera. L'hanno vinto dei grandissimi e quindi è un onore doppio. Penso che un giorno i miei figli e i miei nipoti mi ricorderanno anche per questo. Il momento del Milan non è così difficile. E' solo che quando le cose non vanno bene si tende sempre a guardare un po' di più alle prestazioni dei grandi campioni. Io però sono sicuro di poter dare una mano. Questo è un premio individuale, ma mi fa felice perché è la base per poter vincere di nuovo con la squadra. Io sono arrivato al Milan con l'obiettivo di riportare la squadra in Champions, adesso dobbiamo fare ancora meglio. Sono convinto che vincendo 4-5 partite di fila le cose cambieranno. Potrei andare in panchina presto? Non lo so, io penso sempre positivo. Penso alle cose belle. Sono ancora molto felice quando scendo in campo. Giocare al calcio è la cosa che mi rende più felice". Queste le prime parole del Gaucho a margine del Golden Foot.

Cambio di rotta per Dinho: arriva prima di tutti agli allenamenti e si allena bene


Se sarà un fuoco di paglia sarà il tempo a dircelo ma in questi ultimi giorni, a Milanello si è visto uno Ronladinho diverso. Il gol di Bergamo sembrerebbe aver sbloccato il Gaucho che negli ultimi giorni di allenamento si è presentato al centro sportivo di Milanello con un'ora d'anticipo rispetto ai compagni ed anche durante le sessioni di allenamento si è dimostrato molto attento e voglioso di fare. I tifosi rossoneri sperano che questo sia il viatico per il numero 80 rossonero verso la piena forma e sperano di rivedere di Dinho della prima parte della scorsa stagione, sempre che non sia, un fuoco di paglia.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 13/10/2009, 09:38




Ronaldinho: "Onorerò la fiducia di Berlusconi"


Nella serata di ieri, Ronaldinho ha ricevuto a Montecarlo il "Golden Foot", importante riconoscimento alla carriera. Il brasiliano è apparso sereno e, come sempre, sorridente; al termine della premiazione ha pronunciato parole cariche di ottimismo, fiducia e voglia di stupire: "Le parole di stima del presidente Berlusconi mi danno un'energia incredibile. Farò di tutto per non tradire la sua fiducia. Quest'anno voglio vincere un titolo con il Milan. Io penso positivo. Eventualmente andrei in panchina pronto a dare il mio contributo. Però io sono allegro solo quando gioco. Cercherò di convincere Leonardo che sono il Ronaldinho vero e che merito di essere titolare".

Dinho verdeoro: "Il mondiale? Spero di aiutare la Seleçao a vincere il titolo. Parlo spesso con Dunga, abbiamo un ottimo rapporto. Il c.t. oggi non mi chiama e lo capisco. Se non gioco nel Milan come posso giocare nella Seleçao? Ma non mi arrendo. Ho tempo per convincere tutti".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 13/10/2009, 21:28




Ambrosini: "La situazione è delicata, bisogna solo vincere"


Il Capitano analizza il momento delicato del Milan e si prepara alla partita contro la Roma, che apre un ciclo durissimo di sette gare in 22 giorni tra campionato e Champions League.

Massimo Ambrosini, la Roma si avvicina e arriva in un momento delicato per il Milan...

'Sì, stiamo vivendo un momento particolare, in cui siamo chiamati a dare delle risposte. E' una partita molto importante, sentita, contro un'avversaria che sta sopra di noi in classifica. Per questo parlare della Roma, ora come ora, non può prescindere dal nostro momento. La situazione è delicata, non serve aggiungere altro, né nel bene né nel male. Quindi non guardiamo alle statistiche, non pensiamo al fatto che a me spesso la Roma ha portato bene e non crediamo che, siccome arriviamo da una serie di prestazioni non brillanti davanti al nostro pubblico, per forza le cose dovranno cambiare: noi scendiamo in campo per la prima di un ciclo di gare molto dure e importanti per mille motivi. Quello che dobbiamo fare è pensare a una partita alla volta e cercare di fare più punti possibili. La Roma è una squadra che, come noi, ha più o meno la stessa struttura da tanti anni e ha giocatori come Totti che, individualmente, possono fare la differenza come purtroppo già accaduto in passato. Come noi la Roma ha voglia di vincere, ha avuto un inizio di stagione difficile e ha un allenatore nuovo. Non so se ha trovato la quadratura esatta del cerchio ma i risultati gli stanno dando ragione'.

Intanto Ronaldinho ha vinto il Golden Foot 2009, una motivazione in più per fare meglio per se stesso e per la squadra...

'Conoscendo Ronaldinho non posso dire che abbia mai peccato in fatto di autostima, pur non dimostrandosi mai presuntuoso. Anche tutto il nostro ambiente ha sempre avuto fiducia in lui. Questo è un valore importante che deve sfruttare indipendentemente dal premio che ha vinto, che è solo un qualcosa in più. E credo che stia vivendo questo momento con la giusta serenità'.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 15/10/2009, 15:18




Galliani furioso, Onyewu infortunato

Il difensore statunitense, infortunatosi con la sua nazionale, dovrà stare fermo 4 mesi. Adriano Galliani fa sapere che ha dato carico ai suoi avvocati di vedere se ci sono gli estremi per chiedere un risarcimento. Unica nota positiva: il probabile ritorno di David Beckham in rossonero


Non c'è pace per questo vecchio Milan. I risultati che non arrivano, la panchina di Leonardo che traballa, i tifosi che cominciano a perdere la pazienza e, ora, l'ultima tegola: l'infortunio di Oguchi Onyewu. La famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha fatto definitivamente perdere la pazienza ad Adriano Galliani che, come un fiume in piena, non concede sconti a nessuno.

Galliani è invece furioso per l'infortunio al difensore centrale statunitense, che dovrà restare 4 mesi fuori. Oguchi Onyewusi è strappato il tendine rotuleo sinistro nel 2-2 tra Stati Uniti e Costa Rica, ultimo turno di qualificazione ai Mondiali 2010 della zona nord e centro America. "Ora basta - tuona Galliani - noi siamo penalizzati dal mandare i campioni in Nazionale. Loro non pagano e poi quando i giocatori si fanno male noi ne subiamo le conseguenze. L'avvocato Cantamessa sta verificando se c'è la la possibilità di chiedere un indennizzo rapportato agli stipendi per il tempo che sta fuori".

L'unica nota positiva di questa stagione riguarda David Beckham Adriano Galliani accenna un sorriso nell'annunciare l'imminente ritorno dell'inglese: Ormai è cosa fatta, al 95% torna da noi. Il 5% è rappresentato dalle perplessità avanzate dal giocatore relative alla qualificazione del Milan al prossimo turno di Champions League. Al di là di questo, però, l'accordo con il Milan è praticamente fatto. Spero che tutto si risolva entro il prossimo mese e con ogni probabilità sarò a Milano alla fine di dicembre. Ho sempre detto che volevo tornare e loro hanno ribadito di volermi.

Non solo il Milan ha dimostrato di avere massima fiducia in lui. Anche Fabio Capello, ct della nazionale dei Tre Leoni ha avuto parole di grande stima per David Beckham, protagonista indiscusso nella vittoria dell'Inghilterra sulla Bielorussia.

Capello, uno che difficilmente si prodiga in complimenti, ha paragonato Beckham al presidente USA Obama perché la sua prestazione è stata una sorpresa, come il Nobel per Obama.
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 15/10/2009, 23:59




Berlusconi non molla il Milan
"Mai pensato di venderlo"


Il premier da Sofia ribadisce che la società rossonera resterà sempre sua: "Appartiene alla sfera degli affetti, non economica". Intanto Galliani risponde con il solito orgoglio alle critiche: "Siamo il club più titolato al mondo e il nostro marchio va al di la delle vittorie e delle sconfitte. L'allenatore non è in discussione. Beckham? E' quasi fatta, ci aiuta anche a livello d'immagine"



"Mai ho avuto l'intenzione di cedere il Milan che non appartiene alla sfera economica, ma alla sfera degli affetti", ha detto Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a Sofia. Nei giorni scorsi alcuni quotidiani avevano scritto che la cessione del Milan sarebbe potuta rientrare nella cessione di asset per trovare fondi per fare fronte al reperimento dei 750 milioni con i quali il tribunale penale di Milano ha imposto a Fininvest, controllante Mediaset.

ORGOGLIO MILAN — La giornata dell'orgoglio rossonero, l'occasione per i dirigenti di via Turati di far sapere ai media che il Milan è una delle squadre più amate seguite al mondo, nonostante gli ultimi risultati possano ingannare. Il "valore del marchio", come ha ribadito più volte l'a.d. Adriano Galliani durante una conferenza stampa commerciale, è l'elemento cardine per il Milan. Per questo motivo il numero due rossonero preferisce non parlare di mercato invernale: A gennaio vedremo, la nostra politica è fatta per tenere la squadra ai vertici mondiali. Quando parlo di brand, ci tengo a parlare della forza di questo marchio. Il Real è cresciuto di valore senza vincere nessuna Champions League dal 66 al 78 mentre noi l'abbiamo vinta nel 2007, due anni fa. Noi vogliamo continuare a volare in alto. Il mercato di gennaio è relativo per la crescita, noi siamo qui da ventitrè anni e siamo orgogliosissimi di quello che siamo diventati: abbiamo preso il Milan in un'aula di tribunale e l'abbiamo fatto diventare il Club più titolato al Mondo, ecco perchè gli sponsor ci seguono". Il titolo di club più titolato al mondo viene sempre rivendicato: una piccola forma d'orgoglio o un modo come un altro per difendersi dalle critiche.

Galliani presenta Beckham, scena che potrebbe presto ripetersi. LaPresse
Galliani presenta Beckham, scena che potrebbe presto ripetersi. LaPresse

NIENTE VENDITA — "Nessuno ha mai parlato di un Milan in vendita, sono i mezzi di comunicazioni che hanno introdotto questa notizia. A livello ufficiale e a nome della Finivest, ribadisco e confermo che il Milan non è in vendita. Abbiamo fatto un contratto con Emirates, ma non c'è mai stata una trattativa tra i finanziari di Dubai per la cessione parziale o totale del Milan". Silvio Berlusconi al timone della società è convinto che le sue idee e le sue scelte possano pagare. Una di queste si chiama Leonardo, vera e propria scommessa del proprietario rossonero: "È l'allenatore del Milan, gli auguro di rimanere ancora tanti anni". Leonardo allora può lavorare tranquillo, studiando il nuovo 4-4-2 che replicherà domenica contro la Roma dopo l'esperimento di Bergamo. Il tecnico brasiliano potrà potenziare il nuovo modulo e le fasce laterali con l'inglese David Beckham, pronto a tornare all'ovile a gennaio: "Non dico che sia fatta perchè il contratto sta girando tra Milan e Los Angeles, ma dico che siamo al 95%. È un giocatore che ha una grande visibilità e può esserci utile anche a livello di immagine".
 
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Ricardo Kakà 22
view post Posted on 18/10/2009, 01:18




Leonardo "Stop ai lamenti: ripartiamo"

Il tecnico rossonero sprona la squadra in vista del doppio impegno contro Roma e Real Madrid: si prospetta una settimana di fuoco per il Milan


Se si guarda indietro, a quanto successo prima della sosta per le Nazionali, tornano i brividi: la sconfitta contro lo Zurigo in Champions League, i fischi di San Siro dopo il pareggio a reti bianche contro il Bari, l'1-1 striminzito raggranellato a Bergamo dopo aver giocato a lungo in superiorità numerica: ma Leonardo volta le spalle al passato, disinteressandosi delle difficoltà incontrate dal Milan in questo inizio stagionale: ora guarda avanti, sprona la squadra, perché è lui il primo a sapere che il suo Milan può fare molto, ma molto meglio rispetto a quanto fatto finora.

Basta lamentarsi - prosegue il tecnico rossonero - ora è il momento di fare, il momento di ripartire. Cambiamo l'etichetta che gira intorno a noi: tutti hanno problemi, non siamo noi ad averne di più. Siamo noi che dobbiamo capire quello che siamo, il nostro riferimento siamo noi stessi e noi possiamo fare meglio.

Capire chi siamo, dice Leonardo, trovare quell'identità di squadra mai vista in questo inizio di stagione: e l'occasione è importante, così come le squadre che si affronteranno in successione in questa settimana, la Roma e il Real Madrid di Kakà.

"Questa pausa è stata importante per noi - l'aveva già anticipato Ronaldinho, ora lo conferma Leonardo - non siamo stati costanti e abbiamo ottenuto alcuni risultati negativi, ora dobbiamo mettere fuori tutto quello che abbiamo dentro, non c'è da lamentarsi, questo è il momento di fare".

A San Siro arriva la Roma, che ha sempre vinto in trasferta contro il Milan negli ultimi tre campionati ma, come i rossoneri, si presenta all'appuntamento con il cuore gonfio: mancheranno Totti e Juan, e il ricordo del pessimo inizio di campionato sotto la gestione Spalletti è ancora vivissimo.

Leonardo, dopo un confronto con i giocatori, ha deciso di cambiare modulo, passando al 4-4-2: e allora si potranno vedere Pato e Ronaldinho fare coppia d'attacco, con Abate a centrocampo e Oddo esterno difensivo. Di numeri alla vigilia, se ne possono dare tanti (solo 4 i gol realizzati dal Milan in campionato, ben 13 quelli incassati dalla Roma), ma, come sempre, sarà il campo a dire la verità.
 
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203 replies since 6/7/2009, 18:09   1047 views
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